Sabato 10 e Domenica 11 Gennaio, serate in commemorazione di De Andrè

Sabato 10 e Domenica 11 Gennaio al SotTeatro, a partire dalle 19.30, saranno organizzate due serate in commemorazione del decennale dalla scomparsa di De Andrè.

Una festa in commemorazione del decennale dalla scomparsa di Fabrizio de Andrè non è soltanto un momento di svago e di divertimento, legato alla musica di uno dei più grandi cantautori e poeti che l’Italia ha potuto ospitare. È soprattutto l’occasione per riflettere intorno alla figura di un’artista che è riuscito a trasformare in poesie tutte quelle tematiche che, ieri come oggi, vengono sottaciute se non addirittura dimenticate. In tutte le canzoni di De Andrè ritroviamo le diverse difficoltà, le molteplici indifferenze e i mille pregiudizi che la società ancora alimenta, e che la politica e il buon senso comune ancora non sono riusciti a strappare. Le strofe dedicate a prostitute, disertori, drogati, lestofanti, bombaroli ed emarginati vari non possono non farci riflettere sul come e sul perché questa società e diventata via via così putrida e infamante. La riflessione, poi, non può non arrivare ai piani alti della società, i piani della politica, dell’amministrazione e della ricchezza, troppe volte impegnati a nascondere le bruttezze della società piuttosto che ad eliminarli. Lo nostra commemorazione di un personaggio così importante come Fabrizio De Andrè non può, quindi, esimersi da una forte critica sociale e politica che sta investendo tutti quanti, dalla quale tutto il popolo di sinistra deve trovare una nuova strada per poterne uscire fuori.

Così come il nostro poeta riuscì ad esprimere in maniera schietta e cinica le sue riflessioni intorno alla società del suo tempo, per nulla diversa da quella attuale, provocando molte volte lo sdegno della maggioranza ben pensante; anche la sinistra deve trovare il modo di marciare unita verso una nuova strada politica e sociale, senza dimenticare ciò per cui è nata: giustizia, libertà e solidarietà sociale. In uno scenario come quello attuale, dove la sinistra parlamentare è del tutto scomparsa e l’attuale classe dirigente è tutta impegnata a mantenere un forte atteggiamento autoreferenziale, il popolo della nuova sinistra non può che ripartire dal basso, dopo aver compreso e dimenticato i propri errori, e da quelli ripartire per il miglioramento della nostra società. Ripartire dal basso vuol dire innanzitutto comprendere e risolvere i più piccoli casi di emarginazione, discriminazione e ingiustizia che affliggono la nostra comunità, attraverso una pacifica e fruttuosa collaborazione con chi sa di dover condividere il proprio passato e la propria cultura con tantissime altre persone. Soltanto dopo aver intrapreso una strada simile, si potrà pensare di rovesciare la società in nome di una giustizia, libertà e solidarietà allargate a tutta la nazione.

Partendo da questi presupposti, tutta la sinistra deve ritrovare una propria unità almeno sotto l’ombra una grande personaggio, poeta e uomo come Fabrizio De Andrè.

Io credo che sia un'iniziativa utilissima.Riascoltare le canzoni di Fabrizio de Andrè ci è di grande aiuto poichè, egli dedica tutte le sue canzoni agli emarginati della nostra società.Per noi giovani De Andrè deve essere un punto di partenza per avere le idee chiare su questa brutta società...A presto!!!!

sabato ci vediamo prima in sezione?

Titolo: sabato Gio Gen 08, 2009 7:50 pm

Io sono propenso a fare prima la riunione settimanale e poi ad andare al SotTeatro!

si si facciamo prima riunione alle 15 e poi saliamo

Bidonastri. Per quanto mi riguarda vengo direttamente per le 8, 8 e 30 al SotTeatro

IMPORTANTE:Se andate sulla mailinglist e siete iscritti scaricatevi il volantino,fate le fotocopie e distribuitelo....
Comunque anch'io voto per fare prima la riunione e poi andare là

un applauso alla presenza sempre assidua del tesoriere parsifal lol!

ma cum cazz' è? Noi siamo bidonastri?

xk bidonastri??

Mary...è andata via l'hanno vista piangere correva nel buio di una

ferrovia notti di sirene in quella periferia si dice che di tutti noi

ha n po' nostalgia ma lei se ne è andata Mary....

Si sente sola Mary ora ha paura Mary l'ho vista piangere poi chidere

una risposta al cielo Mary e ora il suo sguardo non mente ha gli occhi

di chi nasconde alla gente gli abusi osceni del padre ma non vuol

parlarne Mary e cela i suoi dolori in un foglio del diario che ora ha

tra le manie guardando vecchie foto chiede aiuto ad una preghiera sui

polsi i segni di quegli anni chiusi in una galera la madre che sa tutto

e resta zitta ora il suo volto porta i segni di una nuova sconfitta e

l'ho vista girar per la città senza una meta dentro lo zaino i ricordi

che le han sporcato la vita tradita da chi l'ha messa al Mondo e in

secondo il suo corpo i segni di un padre che per Mary adesso è morto è

stanca Mary non ha più lacrime ed ora chiede al destino un sorriso

chiuso in un sogno la sera ma....

dicono che Mary se n'è andata via l'hanno vista piangere correva nel

buio di una ferrovia sanno che scappava notti di sirene in quella

periferia non bastava correre si dice che di noi tutti abbia un po'

nostalgia ma lei se n'è andata MARY CHE CAMMINA SU SENTIERI PIù SCURI

STAI CERCANDO SORRISI SINCERI OLTRE I MURI DI QUESTA CITTà OH MARY

CAMMINANDO SU SENTIERI PIù SCURI SUL DIARIO SEGRETO SCRIVEVI "quella

bestia non è mio papà" ora ripenso a quando mi parlavi in lacrime

dicevi questa vita non la cambio ma ci sto provando sto pregando ma

sembra inutile e abbracciandomi dicesti tornerò....

hey guarda c'è Mary è tornata in stazione sai stringe la mano a due

persone il suo bel viso ha cambiato espressione senza più gocce di

dolore ora la bacia il sole bacia il suo uomo e la bimba nata dal suo

vero amore con quel suo sorriso che da senso a tutto il resto protetto

da un mondo sporco che ha scoperto troppo presto ha un'anima ferita

un'innocenza rubata sa che è la vita non una fiaba ma ora Mary è

tornata una fata

cammina lenta ma sembra che sia contenta, attenta

una sfida eterna aspetta ma non la spaventa

era altrove e suo padre ora ha smesso di vivere Mary

fissa la sua lapide versare lacrime è impossibile

Si chiedono ma è Mary quella in fondo alla via??è riuscita a crescere

tornata con il giorno in quella ferrovia fresca di rugiada parla di sè

Mary senza nostalgia stanca ormai di piangere lei sa quanto dura questa

vita sia ma lei l'ha cambiata Mary camminando su sentieri più scuri hai

trovato sorrisi sinceri oltre i muri di questa città oh Mary camminavi

su sentieri più scuri sul diario segreto scrivevi quella bestia non è

mio papà...

QUELLA BESTIA NON E' PARSIFàL!!

Dioneo ha scritto:: QUELLA BESTIA NON E' PARSIFàL!!

Ho avuto tante occasioni per violentarla accompagnandola a prendere il treno per Picerno, ma non l'ho mai fatto.........
"quella di Picerno è Dina, la castana, noi parliamo di Maria, la bruna" lol!

A.A.A. cercasi neuroni di discreto funzionamento da aggiungere al già disperato encefalo parsileo...

Parsifal è fusoo. oddio ahhahaha

Frà ti posso inviare le foto delle gionate cosi le posti che io non lo so fare....

Per le foto aspetta che torni in settimana prossima a Potenza.Ho una connessione lentissima e mi verrebbe difficile lavorare con le foto.

Ok va benissimo..tanto non c'è fretta. . .