1. Totem e tabu, Sigmund Freud.
In questo libro il padre della psicanalisi ci mostra l'origine, se pur ipotetica, degli atteggiamenti ambivalenti dei nevrotici. Egli fa un interessante excursus storico nel quale unisce dati etnico-antropologici a quelli psico-analitici. Ciò che mi ha colpito maggiormente nel suo libro è stata l'erudizione, con la quale Freud ci racconta come nasca il mito del Totem e quali siano le caratteristiche del tabù. L'importanza di questo libro va individuata nella sua duplice funzione: quella di dimostrare quante caratteristiche i nevrotici hanno in comune con i popoli primitivi; e quella di dimostrare l'assurdità della religione, in quanto è soltanto il frutto dell'antica pratica totemica.
2. Perchè non possiamo essere cristiani, Piergiorgio Odifreddi.
Il professore di matematica più amato di Italia, ci spiega in questo libro tutte le incoerenze e le manipolazioni interne che sono state fatte alla Bibbia, pur di far nascere la religione cristiana. Attraverso un'insolita analisi filologica (insolita per un mateamtico) Odifreddi ci spiega tutte le magagne della Chiesa e tutte le interpretazioni che sono state fatte rispetto alla versione in aramaico dell'Antico Testamento. La sua attenzione poi si sposta su tutto ciò che riguarda la figura di Cristo e che non è in armonia con la ragione e con la scienza (verginea concezione, resurrezione, ecc.). Insomma, con questo libro scientifico-filologico Odifreddi ci consegna una diversa chiave di lettura del più antico libro mitologico del pianeta.
3. Inchiesta su Gesù, Corrado Augias e Mauro Pesce.
Intervistando il noto biblista e storico del cristianesimo, Augias cerca di portare alla luce una nuova interpretazione storica sulla figura di Gesù Cristo, analizzando ciò che ci dicono le sacre scritture ma anche i testi apocrifi. Ciò che ne esce fuori è la figura politico-sociale di un ebreo, che i vangeli postumi (redatti solo dopo la sua morte) hanno fatto diventare cristiano.